Sanità. I dubbi di The Lancet su autonomia differenziata e aumento disparità
Giugno 2024
In un articolo recentemente pubblicato nella rivista scientifica 'The Lancet’ su 'Avvertenze sulla devolution della sanità italiana’, gli esperti lanciano degli alert sui "piani per garantire alle Regioni un'autonomia differenziata" che nel campo dell'assistenza sanitaria "rischiano di ampliare le disuguaglianze".
Secondo il report, se attualmente lo Stato stabilisce i principi fondamentali, gli obiettivi, i servizi sanitari garantiti oltre a stanziare i fondi per le Regioni e queste ultime sono responsabili della pianificazione e dell'erogazione dei servizi sanitari, con l'autonomia differenziata le Regioni avrebbero il controllo totale su tutta la loro assistenza sanitaria. Questo, per i sostenitori, ridurrebbe lo spreco di risorse e faciliterebbe, ai cittadini, il chiedere conto ai politici. I critici, invece, sostengono che si amplierebbe il divario, già presente, tra Nord e Sud.
L'articolo su Lancet ricorda anche la lettera aperta di 14 eminenti ricercatori e medici che hanno chiesto al Governo di escludere il settore sanitario dalle riforme e di garantire maggiori e migliori risorse. Considerando che, in base all’Istat, 4,5 milioni di persone hanno rinunciato alle cure a causa di problemi economici, della lunghezza delle liste d'attesa o della difficoltà di accesso alle strutture sanitarie, gli autori osservano che tale condizione potrebbe peggiorare per le malattie rare. Uno dei timori è che il decreto aumenti anche la concorrenza dannosa sugli operatori sanitari, con le regioni autonome che potrebbero offrire una retribuzione migliore sbilanciando, potenzialmente, il personale, a favore delle regioni più ricche.
Un esame della Commissione europea, viene poi ricordato, avverte che la riforma "rischia di mettere a repentaglio la capacità del Governo di tenere sotto controllo la spesa pubblica nazionale". Nella conclusione dell'articolo, gli esperti auspicano che la proposta venga modificata.