Liste d’attesa, le misure del governo per ridurre i tempi per visite ed esami
Giugno 2024
Il piano del Governo per abbattere le liste d’attesa è contenuto in due misure - un decreto legge e un disegno di legge - recentemente approvate dal Consiglio dei ministri. Nel dettaglio, il decreto legge, in tutto 7 articoli, prevede: una piattaforma nazionale per il monitoraggio, che dovrà dialogare con le regionali, e un Cup unico regionale o intraregionale con tutte le prestazioni disponibili del pubblico e dei convenzionati.
Se le visite non vengono erogate nei tempi previsti dalle classi di priorità, viene garantita la prestazione in intramoenia o nel privato accreditato. Oltre al divieto di sospendere o chiudere le agende, si attiva un sistema di 'recall' per evitare il fenomeno delle prestazioni prenotate e non effettuate. Visite ed esami si potranno erogare anche il sabato e la domenica. In ogni azienda ospedaliera le ore di intramoenia non dovranno superare l'attività ordinaria. Prevista in aumento, inoltre, la spesa per il personale: pari al 15% dell'incremento del Fondo sanitario rispetto all'anno precedente. Il tetto di spesa dal 2025 viene abolito, ma ci sarà il calcolo di un fabbisogno standard di personale.
Il decreto prevede anche un piano d'azione per il rafforzamento dei servizi sanitari e sociosanitari nelle 7 regioni del Sud destinatarie del Programma nazionale equità nella salute 2021-2027. È prevista anche una ‘flat tax’ al 15% delle prestazioni orarie aggiuntive dei sanitari impegnati nella riduzione delle liste. Tra le misure principali del disegno di legge (15 articoli) ci sono: l'aumento del 20% delle tariffe orarie per il personale per i servizi aggiuntivi contro le liste d'attesa e la possibilità per gli specializzandi di incarichi libero professionali fino a 10 ore settimanali. Contro i gettonisti viene introdotta la possibilità di assumere con contratti di lavoro autonomo. Aumentano i limiti di spesa per l'acquisto di prestazioni sanitarie da privati accreditati. Le Regioni, inoltre, dovranno assegnare obiettivi annuali sulla riduzione delle liste di attesa per la valutazione e la verifica dell'attività dei direttori regionali della sanità e dei direttori generali delle aziende. In base al raggiungimento o meno di tali obiettivi sono previsti premi, sanzioni e anche la sospensione.