Sanità: Schillaci, "blindato il fascicolo elettronico, nessun dato accessibile a privati"

Settembre 2024

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Il fascicolo sanitario elettronico (FSE) "è blindato e nessun dato sarà mai accessibile a società commerciali: il decreto sul FSE 2.0 indica chiaramente chi può avere accesso, a quali dati e a che titolo. Inoltre, stabilisce preventivamente il parere del Garante della privacy che assicura il rispetto della normativa in materia". Lo ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo, con un video messaggio, a un evento sul tema. "Oggi l’Italia ha il primato in Europa di uno strumento tecnologicamente avanzato e sicuro”, ha detto il ministro osservando che il Fascicolo sanitario elettronico è un dispositivo “innovativo per semplificare la vita dei cittadini e migliorare l’appropriatezza delle cure, l’aderenza terapeutica e l’efficienza del nostro servizio sanitario”.

Inoltre, “è un investimento rilevante del PNRR - continua Schillaci - che si era arenato, a cui abbiamo impresso da subito una forte accelerazione anche con un nuovo quadro normativo che ha risposto alle osservazioni del Garante della Privacy e alle esigenze delle Regioni". Sulla questione “abbiamo poi sostenuto un rilevante adeguamento tecnologico e varato il Piano di formazione rivolto ai professionisti della sanità che entro il 2026 coinvolgerà 666 mila operatori. In questa sfida è essenziale il coinvolgimento di tutti gli operatori della sanità, che devono alimentare il Fascicolo, e degli stessi cittadini, che devono prendere dimestichezza con questo nuovo strumento".

La cultura della sanità digitale "sta facendo progressi ma lo sviluppo del FSE non è ancora omogeneo in tutta Italia - sottolinea il ministro - lavoriamo affinché entro il prossimo anno l’85% dei medici lo alimenti: entro il 2026 tutte le Regioni dovranno usarlo ed entro il 2030 tutti i cittadini dovranno poter accedere ai propri dati. Stiamo entrando in una fase di potenziamento. Arriverà poi l’Ecosistema dati sanitari, alimentato con le informazioni del FSE, sia con finalità di prevenzione, diagnosi e cura, sia per attività di ricerca, programmazione e governo. Anche su questo - precisa - abbiamo un primato in Europa”, ma “ognuno deve fare la propria parte: le istituzioni, le Asl, gli operatori sanitari, i cittadini. È importante far capire le opportunità che ci offre il nuovo Fascicolo sanitario elettronico” per “una migliore sanità del domani"

Per approfondire di più il tema privacy leggi l’approfondimento presente nell’area riservata sulla recente revisione dell’art 110 del codice privacy.

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