Carenza personale, Fiaso 'piano Regione Veneto un modello da cui partire'

Novembre 2024

Carenza personale, Fiaso 'piano Regione Veneto un modello da cui partire'
Carenza personale, Fiaso 'piano Regione Veneto un modello da cui partire'

 

"Il nuovo piano del personale della Regione Veneto può essere un modello da cui partire. Un esempio concreto di programmazione strategica e di attenzione alle necessità dei cittadini e dei professionisti. Dobbiamo impegnarci affinché queste buone pratiche vengano estese e adottate su scala nazionale, per garantire una sanità più moderna, efficiente e pronta a rispondere alle sfide del futuro". Lo ha detto Giovanni Migliore, presidente della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), intervenuto al convegno 'Carenza di personale nel SSSR, il cambiamento necessario: dalla rincorsa al turnover all'agire per la retention'. 

Nel dettaglio, il sistema sanitario veneto affronta la sfida della carenza di personale con un Piano quinquennale basato su 2 fattori: attrattività e ‘retenction’, quindi attraendo professionisti ed evitando che, chi è in servizio, non se ne vada. Si tratta di lavorare quindi sul piano organizzativo, retributivo e umano. “È già legge regionale -  spiega Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità veneta -  una disponibilità di 150 milioni di euro in 3 annualità stanziati per aumentare i fondi contrattuali delle Aziende sanitarie, ma anche per incidere sui servizi e sulle aree disagiate”, per aumentarne l’attrattività. “Nell’ambito del Piano, al confronto con tutti gli stakeholder nell’ambito della specifica cabina di regìa, si ragiona anche su altri tasselli come l’organizzazione complessiva, la flessibilità, i carichi di lavoro, l’invecchiamento dei lavoratori in servizio e come trattenere quelli non in età pensionabile, che però vogliono andarsene, instillando in loro una consapevole voglia di rimanere. Quindi, si tratta non solo di attrarre, ma anche di mantenere”.

Tra le iniziative più importanti sull’aspetto della retenction, per investire sulla forza lavoro esistente, il Piano prevede l’attuazione di strategie di promozione di stili di leadership supportivi, al fine di costruire un ambiente organizzativo incentrato sul benessere del personale e su minori livelli di assenteismo e turnover. L’obiettivo è di ottenere, nel medio e lungo periodo, ricadute positive nella cura del paziente. Inoltre, è previsto l’avvio di un progetto, con alcuni atenei italiani, per la definizione di un modello da applicare nelle Aziende sanitarie.

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